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Il calcio è uno sport in continua evoluzione: se fino a poco tempo il modulo di gioco rappresentava la struttura tattica per eccellenza, all'interno della quale i giocatori si rapportavano tra di loro attraverso schemi piuttosto rigidi, oggi la dinamicità del gioco e la mobilità dei calciatori sono presupposti fondamentali per sviluppare manovre eterogenee e quindi maggiormente imprevedibili.
Dal giocare per ruoli stereotipati si è passati oggi al creare relazioni posizionali attraverso l'attuazione dei moderni principi.
Il fine di ogni azione di gioco non cambia e rimane sempre quello di fare (ed evitare) goal; a cambiare è invece l'interpretazione degli spazi, delle posizioni e conseguentemente degli sviluppi.
Si tratta di una evoluzione marcata che coinvolge in maniera forte e diretta la metodologia di allenamento.
Il giocatore oggi è chiamato a prendere decisioni rapide, in un ambiente fortemente variabile, nella maniera più efficace rispetto alla situazione che dovrà affrontare.
Per l'allenatore di qualsiasi categoria è indispensabile affinare un metodo che aiuti i propri giocatori a svincolarsi dal classico ruolo prestabilito e li induca a percepire la loro funzione nello spazio come dimensione determinante nello sviluppo della manovra.
L'abitudine a percepire, analizzare, collaborare, scegliere - a volte riadattare e scegliere ancora - si migliora infatti durante la settimana attraverso l'utilizzo di mezzi di lavoro specifici.
Attraverso il primo e il secondo volume de “Gioco posizionale: quale metodologia?” gli autori, Cristi, Mattiaccia e Saporetti, hanno evidenziato gli aspetti fondamentali del gioco di posizione e delineato, esponendo numerose esercitazioni, il percorso metodologico per l'acquisizione sia delle abilità tecniche e cognitive che della capacità di interagire con i compagni.
In particolare, in questo secondo volume, gli autori hanno focalizzato la loro attenzione sulle “regole” del gioco di posizione, in stretta correlazione con il concetto di superiorità posizionale. Da ciò si evince come la cooperazione, frutto di una condivisione nella lettura del gioco e degli spazi, e la capacità di “ruotare” le posizioni rappresentino oggi dei fattori fondamentali per rendere varie ed imprevedibile la manovra.
Da un punto di vista metodologico, le proposte didattiche hanno quasi sempre una direzione e sono quindi associabili agli obiettivi tattici della gara e al ciclo del gioco. Le esercitazioni di cui si compone questo secondo volume includono le trame, le esercitazioni settoriali, i possessi e le partite a pressione, le esercitazioni a campo intero.
Il libro si integra e si completa con il primo volume che invece è maggiormente orientato sullo sviluppo delle abilità individuali.
In nessuno dei due volumi troverete formule vincenti, ma semplicemente una lente diversa per arrivare a definire e realizzare una metodologia in linea con il gioco posizionale.
Il percorso metodologico per lo sviluppo delle dinamiche di gioco.
Dominare la gara soffocando il gioco rivale: i principi e le regole del pressing ultraoffensivo a seguito di ripresa del gioco dal portiere e in contrapposizione alla costruzione della manovra avversaria.
Con l'analisi delle soluzioni tattiche tratte dallo studio di 40 gare di livello professionistico (Serie A, Liga, Premier League e Champions League).
Dopo il primo capitolo dedicato al Maestro dei Maestri, Marcelo Bielsa, la collana Gli Unici approfondisce la figura del tecnico che ha portato il calcio in una nuova dimensione, Pep Guardiola. La formula del libro non cambia: una lunga e prestigiosa serie di allenatori e addetti ai lavori indagano la figura del tecnico catalano e di come il suo calcio sia ormai modello e patrimonio condiviso, apprezzato, studiato.
La lista degli intervistati comprende figure riconosciute e originali del mondo del futbol, uomini che hanno vissuto e vivono il calcio con passione autentica, duro lavoro e un pizzico di genio.